Il locale era già stato suddiviso in una minima sala d’attesa e uno studio. L’esiguità delle superfici in pianta sproporzionava la notevole altezza degli ambienti. Una realizzazione in cartongesso sulla parete di fondo dello studio annulla visivamente l’altezza delle pareti verticali. Si compone di un arco asimmetrico poggiante su due mensole e di tre nicchie soprastanti.

 

         Un intervento in rame e legno laccato nero colma la distanza tra la libreria e il soffitto e riposa l’occhio dell’osservatore su un piano orizzontale ritmato a onda.

     

 

         La sala d’attesa si caratterizza fortemente con la presenza di una panca in muratura dio forme sinuose. Corre lungo tutto il perimetro, permettendo l’accoglienza di 7 persone dove sedie comuni avrebbero permesso solo 3 posti.

 

         Materiale protagonista e il legno di ciliegio con cui sono stati realizzati gli arredi e gli infissi interni ad opera di un abile artigiano. Si accorda con esso il rame, la finitura di intonaco bianco, i tessuti.

 

         L’illuminazione è diffusa  da lampade ad appliques.