FRAMMENTI DI NOTTURNO

 

 

Alcmane

 

Seconda metà del VII sec. aC.
Di Alcmane non ci resta quasi nulla, ma questo quasi nulla ha l'inconfondibilità di un colore.

"Dormono le cime dei monti e le gole, i picchi e i dirupi, e le schiere di animali, quanti nutre la nera terra, e le fiere abitatrici dei monti e la stirpe delle api e i mostri negli abissi del mare purpureo; dormono le schiere degli uccelli dalle ali distese".

da A. Garzya, Alcmane, I Frammenti, Napoli 1954

Come allorquando in cielo, d'intorno alla luna, le stelle

brillano tutte chiare, se il vento nell'aria è caduto,

e si distinguono tutte le balze e le cime dei colli

dentro le valli; chè l'aria si stende dal cielo infinito:

brillano tutte le stelle, ne gode nel cuore il pastore [...]

 

Iliade 8,549-553 (traduzione di E. Romagnoli)

E’ sparita la luna,

le Pleiadi. Notte

alta.

L’ora del tempo varca.

Io dormo

Sola

- Traduzioni di F. M. Pontani -  

 

    Sparìr le Plejadi,

Sparìo la Luna,

E' a mezzo corso

La notte bruna.

    Già fugge rapida

Ogni ora, e intanto

Sola in le piume,

Io giaccio in pianto.

- Traduzione di U. Foscolo -

 

Saffo

Dormono de’ monti le vette e le valli

e i picchi e i burroni

e quanti esseri, che fogliano e che serpono, nutre la nera terra,

e le fiere montane e la schiatta delle api

e i mostri nei gorghi dell’iridato mare,

e dormono degli uccelli

i popoli, dall’ampio alare

 

Pascoli

Dei monti i greppi dormono

e le balze e i declivii

e le convalli e quanti

nutre la terra animali striscianti

e le fiere selvagge e la famiglia

dell'api, e quanti mostri entro i recessi

stanno del mar purpureo,

e il popol tutto dei pennuti ach'essi

hanno chiuse le ciglia

 

Fraccaroli (1913)

 

Dormono le cime de’ monti

e le vallate intorno,

i declivi e i burroni;

dormono i rettili, quanti nella specie

la nera terra alleva,

le fiere di selva, le varie forme di api,

i mostri nel fondo cupo del mare;

dormono le generazioni degli uccelli dalle lunghe ali.

 

Salvatore Quasimodo

Dormono le grandi cime

dei monti,

e i dirupi e le balze,

e i muti letti dei torrenti;

dormono quanti strisciano animali

sopra la terra nera;

e le fiere montane, e le famiglie

delle api;

dormono i mostri giù nel fondo

del buio-ceruleo mare;

dormono gli uccelli

dalle lunghe ali distese

 

M. Valgimigli

Dormono le cime dei monti

e gli abissi 

e i promontori e le forre,

e le stirpi degli animali

che la nera terra nutre,

e le fiere montane

e la progenie delle api

e i mostri nei gorghi profondi

del mare di viola;

dormono le sirpi

degli uccelli dalle lunghe ali.

 

G.Perrotta

Dormono i vertici dei monti e i baratri,

le balze e le forre;

e le creature della terra bruna,

e le fiere che ai monti s’acquattano, e gli sciami,

e i cetacei nel fondo del mare lucente.

Dormono le famiglie degli uccelli

fermo palpito d’ali.

 

F.M. Pontani

 

 

Dormono le cime dei monti e le gole,

i picchi e i dirupi,

le selve e gli animali, quanti ne nutre la nera terra,

le fiere montane e la famiglia delle api,

i pesci nel profondo del mare purpureo;

dormono le stirpi degli uccelli dalle lunghe ali.

 

A. Aloni

 

 

Addormentate guglie, strapiombi di rocce

macigni, crepacci,

vive cose che vanno, striano la terra madre

notturna, prede intanate nei sassi, api

del miele, zanne nel buio del mare perlaceo.

E addormentati i nidi degli uccelli scatto d'ali.

 

E. Savino

 

Dormono le cime dei monti e le gole

e le balze e le forre

e la selva e gli animali che nutre la terra scura

e le fiere montane e la stirpe delle api

 

F. Ferrari

 

 

Dormono

le cime dei monti e i burroni

le vette e le forre

e le stirpi animali che la nera terra nutre

e le fiere montane

e la genìa delle api

e gli animali nella profondità del mare cupo;

dormono

le stirpi degli uccelli

dalle ali spiegate.

 

?

 

Dormono le cime dei monti, dormono le valli,

le famiglie dei rettili nella nera terra,

dorme la belva e la stirpe delle api,

gli uccelli dalle lunghe ali.

Dormono le cime dei monti, dormono le valli

i mostri negli abissi del rosso mare,

dorme la belva e la stirpe delle api,

gli uccelli dalle lunghe ali.

 

Angelo Branduardi e Luisa Zappa (1975)

 

 

http://www.rivistazetesis.it/Traduzione.htm