GLI STRUMENTI MUSICALI  

Qui la serie impressionante di strumenti usati da Angelo Branduardi. C'è da dire che quasi non ci si accorge della loro presenza se non leggendo i libretti che accompagnano gli album, e infatti non sono usati per dare un tocco esotico ma per due funzioni strettamente musicali; una è il timbro del suono che ogni strumento offre, l'altra è la resa di certi effetti che dipende dalla tecnica di esecuzione propria di ogni strumento. Come unico esempio citiamo 'Cogli la prima mela'; senza il suono degli strumenti arabi sarebbe completamente diversa.

A CORDE
arpa celtica
bandurria

tipo di chitarra spagnola a sei corde,
con manico corto e cassa larga. Si utilizza
nell'accompagnamento della musica contadina cubana

banjo

strumento a corde pizzicate, con cassa a forma di tamburello, su cui è tesa una pergamena che sostituisce la tavola armonica, e manico molto allungato. Monta generalmente 5-6 (ma anche 9) corde.

buzuki

strumento popolare greco, di origine turca. Della famiglia dei liuti, ha quattro corde doppie, un lungo manico e si suona col plettro. 

cetra
chitarra slide

Una tecnica più che uno strumento in particolare, deriva dall'area indiana, storicamente e culturalmente, ma sono le Hawaii che agli inizi del '900 diventano il centro dello sviluppo di questa tecnica e il punto di partenza per il suo sviluppo in territorio americano. Nelle Hawaii vennero sviluppate, probabilmente proprio sull'idea della vina e di altri simili strumenti indiani, le prime chitarre da suonare esclusivamente in tecnica slide. Agli inizi del '900 queste erano essenzialmente chitarre spagnole modificate, con corde in metallo, suonate in posizione orizzontale.

chitarrino 
chitarrone (o tiorba)
dobro

chitarra con struttura metallica

dulcimer

strumento a corde percosse da martelletti, proprio della tradizione europea.

kanun 

Dell'Egitto. E’ una cetra, a cassa trapezoidale.
Come altri strumenti arabi, attraverso la Spagna passò in Europa, dove ebbe un ruolo importante nella musica medioevale con il nome di "Canon". Si suona con dei plettri ad anello infilati su entrambi gli indici

ud

L'ud, (detto anche oud o aoud) originario del Medio Oriente, è l'antenato del liuto moderno e, si potrebbe dire, di ogni strumento pizzicato o ad arco. L'ud è lo strumento principale della musica classica araba.

laud

strumento a corde, diretto derivato dell'ud, presente nell'Andalusia e nei paesi musulmani che dominarono la Spagna

liuto

Il liuto, usato dalla metà del '400 alla metà del '700 era uno strumento molto delicato, leggerissimo e fragile ed infatti sono pochi i liuti che si sono conservati integri fino ad oggi, al contrario dei più robusti violini. 
Aveva la tastiera larga e le corde potevano essere da 6 a 14, tutte doppie tranne la prima (la più acuta). Le corde più acute erano di minugia (budello animale), quelle più basse di budello fasciato in rame. 

mandolino
quatro o cuatro

strumento venezuelano che deriva dalla vihuela

sitar

strumento a corda dell'India settentrionale; è lo strumento della musica classica indiana

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FIATI
clarino

 (lo strumento della magica overture de il funerale)

cornamusa
corno inglese
flauti rinascimentali e barocchi bombarda
flauto di Pan
flauto dolce
flicorno
launeddas

Strumento aerofono del tipo clarinetto, con tubo cilindrico e ancia semplice, a tre canne. È usato nella musica popolare della Sardegna. La canna più lunga ha funzione di bordone, delle altre due una è libera e l’altra è legata al bordone.Viene applicata una particolare tecnica di respirazione mediante la quale è possibile suonare lo strumento per parecchi minuti senza interruzioni per riprendere fiato. La si fa imparare sin dall'età di bambini, poiché comporta una modifica dell'apparato respiratorio, facendogli soffiare in un cannuccia posta in una bacinella d'acqua sino a riuscire a creare un flusso ininterrotto di bollicine.

 

Luigi Lai (San Vito 1932) 


Da molti considerato il migliore esecutore attualmente in attività. Allievo di Antonio Lara e di Efisio Melis, in giovane età dovette emigrare in Svizzera dove rimase per quindici anni senza abbandonare lo strumento. Rientrato in Sardegna ha intrapreso la carriera di suonatore di professione svolgendo una intensissima attività concertistica caratterizzata da varie partecipazioni e collaborazioni innovative con altre realtà musicali (celebre quella col cantautore italiano A. Branduardi). Luigi Lai è indubbiamente il suonatore più conosciuto e apprezzato a livello internazionale. Lo stile prevalente è quello del Sarrabus, con molti accenti virtuosistici personali che caratterizzano le sue esecuzioni. Ha al suo attivo numerose incisioni discografiche. 

ocarina
uillean pipe

(pron. yllan) cornamusa irlandese a mantice, dotata di suono più sottile e delicato rispetto alla bagpipe scozzese.

PERCUSSIONI
bonghi

coppia di piccoli tamburi di dimensioni diverse che danno suoni a distanza approssimativa di una quinta. 

cabaza

E' uno strumento originariamente costituito da una zucca essiccata e svuotata, di forma tendenzialmente tondeggiante, avvolta da una rete a maglie più o meno larghe. Nei punti nodali della rete sono infilati perline, semi, conchiglie o simili che, nel contatto con la superficie esterna della zucca, producono il caratteristico suono. Questo viene ottenuto in diversi modi: il più elementare è quello di scuotere lo strumento così realizzando un impatto sonoro tra le perline e la zucca. Oppure, poggiando quest'ultima sul palmo della mano, le si imprimono movimenti di rotazione che producono suoni per sfregamento. Infine, un'ulteriore tecnica prevede che lo strumento sia impugnato con la sinistra mentre il palmo e la punta della mano destra, battendo sul fondo della zucca, producono in combinazione con i suoni ricavati dal contemporaneo scuotimento dello strumento figure ritmiche anche di una certa complessità. Attualmente l'industria produce dei modelli costituiti da un blocco cilindrico di legno, cui è applicato un manico, rivestito da una lamina metallica a sua volta ricoperta da catenelle pure in metallo. 

campanaccio
campane tubolari
campanelli
conga e tumba

Tamburi afro-cubani. Nella dotazione maggiormente utilizzata sono costituite da un set di tre tamburi la cui forma ricorda quella di un barile; il fusto può essere di legno o, oggi, di vetroresina. Sotto sono aperte mentre nella parte superiore sono sormontate da una pelle di vacca, su cui si agisce con le dita stese delle due mani. La percossa al centro o ai bordi dà diversi esiti timbrici.

cuica

Tipo di tamburo a frizione diffuso nell’America Latina. Dal centro della pelle, internamente al tamburo, parte una bacchetta lungo la quale scorre la mano del musicista che impugna un panno umido. Lo sfregamento prodotto in tal modo, trasmettendosi alla pelle, genera il caratteristico suono. Il principio su cui si basa lo strumento è lo stesso impiegato dai costruttori dello strumento napoletano chiamato Putipù o Caccavella (nel quale però la bacchetta è posta sul lato esterno della pelle. Premendo con il pollice sulla parte superiore cambia la tensione e ciò permette varietà di intonazione.

flexaton
guiro

Una zucca vuota essiccata, di forma oblunga (i più comuni modelli di produzione industriale sono di legno leggero). La superficie dello strumento è segnata da una serie di tacche molto ravvicinate dalle quali si ottiene il tipico suono mediante lo sfregamento effettuato con una bacchetta. Questa può essere di legno, di metallo sottile o di altri materiali; a volte al suo posto si usa una specie di pettine dai denti di metallo che produce un volume più elevato del normale.

maracas

Di norma se ne suonano due. Lo strumento è composto da una zucca essiccata, più o meno sferica e di dimensioni contenute, nella cui cavità sono contenuti semi vegetali o pietrisco o simili. Il manico, generalmente di legno, è applicato all'esterno o, talvolta, penetra per una certa profondità nella zucca cava

piatti
sistro

Originato in Egitto dall'uso di scuotere ritualmente un mazzo di papiri in onore della dea Hathor, cui era sacro, il sistro consisteva di una parte superiore a ferro di cavallo con asticciole mobili infilate orizzontalmente e di una impugnatura. Al centro era scolpita l'immagine della dea. In un altro tipo le aste erano fisse e il suono era prodotto da corpi metallici infilati su di esse.
Il sistro a naos aveva la forma di una cappella fiancheggiata da due volute. Il sistro moderno è uno strumento a suono determinato costituito da una o due file di piccoli campanelli in una lega di bronzo, o da lamine di acciaio, fissati a un sostegno; nel primo caso si ottiene la percussione mediante un martelletto di legno, nel secondo con uno di acciaio.

tam-tam

Strumento a percussione di origine orientale, costituito da un disco di bronzo leggermente concavo percosso da una mazza coperta di feltro.

timpani
triangolo
woodblock

( ingl., blocco di legno) è uno strumento musicale a percussione costituito da un blocco di legno variamente sagomato, che si percuote con bacchette, pure di legno.

percussioni varie
bandoneon
marimba  

Strumento musicale dei neri africani costituito da una serie di tavolette di legno duro al di sotto delle quali sono collocate zucche vuote che fungono da risonatori. La moderna marimba utilizzata nell'orchestra trae il nome dallo strumento popolare africano e centro americano ed è una versione ampliata dello xilofono.

celesta

strumento a percussione costituito da una serie di lamine d'acciaio intonate in scala cromatica. La percossa è data da martelletti azionati da un meccanismo a tastiera.

Sono stati omessi gli strumenti utilizzati nei tre album della serie di "Futuro Antico", lì si tratta di una scelta dovuta.

Qui una serie, sicuramente non completa, degli strumenti più convenzionali usati da Angelo Branduardi.

chitarra classica

violino

pianoforte

chitarra acustiche da 6 e 12 corde

arpa

clarino

fisarmonica

armonica

violino baritono

violoncello

contrabbasso

tromba

sax soprano

batteria

coro

coro di voci bianche

orchestra

quartetto d'archi

orchestra di plettri

chitarra elettrica

piano elettrico

organo elettrico

tastiere

basso

basso elettrico senza tasti

sintetizzatore

suoni della natura

Ma quale è lo strumento principe di Angelo Branduardi? L'immagine a cui è più legato è quella in cui suona il violino. Strumento che siamo soliti ascoltare in musica classica o di musica celtica, sorprende come quello del nostro risulti completamente differente e dall'una e dall'altra, con una sonorità 'gommosa' inedita.

Pure, io penso, che lo strumento principe sia la chitarra classica. Angelo Branduardi ne è un esecutore formidabile, e colpisce la varietà di esecuzione che riempie la sua musica, sia se eseguita da lui o da Murizio Fabrizio o da altri... potente e descrittiva ne 'Il funerale', delicata in 'Alla fiera dell'est', evocativa in tutte le canzoni di Yeats, portante in 'Confessioni di un malandrino', struggente nella nuova edizione de 'La luna', sbarazzina in 'Il poeta di corte', staccata in 'Il disgelo', severa in 'Gli alberi sono alti'...