ALTRO E ALTROVE
Traduzioni e adattamenti di Luisa
LAILA LAILA
Laila. Laila tu
Laila. Laila ah...
Lei tua bocca nasconde tre cose:
bianche perle in fila
un profumo d'erba
ed un sorso di vino di Shiraz.
Laila. Laila tu
Laila. Laila ah...
Ha profumo d'erba il tuo fiato.
Laila. Laila...
La tua bocca nasconde tre cose:
sono perle in fila
i tuoi denti bianchi
ed un sorso di vino di Shiraz.
Laila. Laila tu
Laila. Laila ah...
Nei tuoi occhi vedo tre cose:
i diamanti neri dell' Hindustan
e le sete preziose di Labore.
Laila, Laila...
nei tuoi occhi vedo tre cose:
le fiamme ardenti di un vulcano
ed un sorso di vino di Shiraz.
Fiamme di un vulcano nei tuoi occhi,
è di seta il tuo desiderio!
Laila. Laila...
Tu negli occhi nascondi tre cose:
i diamanti neri dell' Hindustan
ed un sorso di vino di Shiraz.
Tre cose nel tuo cuore:
il cobra di Birmania.
tutti i fiori del Bengala
ed un frutto velenoso!
Laila. Laila tu
Laila, Laila ah...
Tu nel cuore nascondi tre cose:
il tuo dolce bacio che mi perderà
ed un sorso di vino di Shiraz.
Laila è bella e velenosa...
nel suo bacio il vino di Shiraz,
nel suo cuore il cobra di Birmania.
Vieni, amore mio, segui i miei passi.
saliremo il fianco della montagna.
Vieni, amore mio, segui i mie i passi,
là ci fermeremo e sarai mia sposa.
Poi passeranno le Stelle Bambine
e gli Astri dei Nord...
E vedremo navigare l'Uccello di Tuono,
Tempesta e Vento...
Vieni, amore mio. verrà il tramonto
e delle foglie d'autunno ti parlerò.
Vieni, amore mio, guarda la Luna.
viandante della notte, sopra di noi.
E il Gufo griderà che il mondo
ora dorma...
E tutto attorno a noi nel Sogno affonderà
e le Stelle Bambine tramonteranno.
Indiani d'America. Anonimo
Parole del tempo in cui gli uomini e la natura
erano ancora amici...
Gli animali sapevano parlare
e le Stelle Bambine si rincorrevano nel cielo.
Indiani d'America. Anonimo
Parole del tempo in cui gli uomini e la natura
erano ancora amici...
Gli animali sapevano parlare
e le Stelle Bambine si rincorrevano nel cielo.
Io ti canto dolce candela
che tu sia di tua luce amante.
sono la fiamma e la falena
come verità ed amore.
Per amore danzo nel fuoco,
per te l'amo... non ho altro amore.
La mia passione si spegnerà
nella fiamma che ti consuma.
Nella luce io danzo, per il fuoco d'amore
Amo si fuoco per tè.. .altro amore non ho.
Io ti canto bella falena
che tu sei di mia luce amante.
tu non conosci la verità...
Il tuo volo è un 'illusione.
Amo me stessa e la mia morte.
con me arde il fuoco, non io nel fuoco
E quando all'alba mi spegnerò
di me traccia non resterà.
Nella luce io danzo, per il fuoco d'amore
Amo si fuoco per tè.. .altro amore non ho.
Afghanistan. 1600
Mirza Khan Ansari
Poeta e mistico di etnia Pashtun, canta l'insensato amore
della falena per la candela...
Ragione e Sentimento. Verità ed Amore.
Ti prego, ascolta mio Signore. per Allah,
fu che fai le mele maturare...
Se Tasadit mi guarda da sotto quelle ciglia.
il fiato mi manca e non respiro più.
Ti prego, ascolta mio Signore, per Allah,
tu che fai le mele maturare...
Se Mina mi vorrà, scioglierò le fasce
che le coprono il seno e sul suo tappeto dormirò.
Per Jasmina sto impazzendo,
per quel volto come di luna!
Io per Lalla più pace non avrò.
se non slaccerò la sua reste
e a me la stringerò!
E ti prego, che il suo vecchio marito
al mercato si perda per strada
e più non ritorni...
Ti prego. Signore, per Allah
Kabili d'Africa. Anonimo.
Un Casanova nero, innamorato della vita e delle donne,
prega il suo Signore...
che Tasadit e Mina e Jasmina e Lalla e altre ancora cadano
fra le sue braccia come mele mature.
anche a costo di eliminare qualche marito!
IO CANTO LA RAGAZZA DALLA PELLE SCURA
lo canto la ragazza dalla pelle scura,
come una quercia al vento, cammina ondeggiando.
lo. arido, ho bevuto il suo amore a pieni sorsi
finché non ho sentito il mio cuore farsi acqua.
lei muore i suoi capelli come le piume del pavone
che scuote le sue ali, ma non potrà mai volare.
un ragazzo coraggioso osò prenderla di mira...
al cuore l’ha colpito ed a morte l'ha ferito.
lo canto la ragazza dalla pelle scura,
come una quercia al vento, cammina ondeggiando.
Un lampo tra le nubi, lo sguardo dei suoi occhi
rischiara all'improvviso il buio della notte.
Le sue guance sono rose nella mano del sultano,
corallo la sua bocca, rosse le sue calde labbra.
La copre un mantello che le sfiora la caviglia,
ma. esile, il suo braccio e una spada sguainata.
La cadenza regolare del suo corpo
è un vascello che naviga sicuro...
Lascia il porto, prende il largo e va...
Arabia. Anonimo
La ragazza dalla pelle scura è una regina.
fiera e delicata. Il suo mantello
la copre interamente, dalla testa alla caviglia,
ma l'esile braccio che ne esce e una spada sguainata,
pronta a colpire.
LA SIGNORA DAI CAPELLI NERI E IL CACCIATORE
La collina non salirò
e la mia preda perderò,
se ne è andata la mia voce
e non posso più dormire...
La Signora dai capelli neri
sempre mi torna alla mente
ed io lo so che non prenderò
la mia preda.
lo non ero con lei sul monte
quando il vento ci chiamava
io non ero con lei nel bosco.
nell'oscurità nascosto...
La Signora dai capelli neri
sempre mi torna alla mente
ed io lo so che non prenderò
la mia preda...
Vorrei amarti, mia bella Signora.
varrei sposarti, se Dio lo vorrà,
con te partire all'Olanda lontana...
Mi hai preso il cuore e la mia preda
io perderò.
Non ho più la mia fortuna
e non riesco a prendere sonno.
Il mio cuore ora è turbato
e io presto sarò grigio
La Signora dai capelli neri
sempre mi torna alla mente
ed io lo so che non prenderò
la mia preda...
Nella mia mente ci sei sempre tu
e contro tutti io ti avrò
e poi con tè viaggerò,
traversando il mare...
e non posso più dormire...
Scottish Gaelic. 1770 circa
Folk song tradizionale
La Signora dai capelli neri è la dark lady
che gli ha preso il cuore e la mente,
gli ha tolto il sonno e la fortuna
ed il Cacciatore ora sa
che non prenderà mai più la sua preda.
Contro tutti partirà con Lei e con Lei viaggerà.
traversando il mare
ILLE MI PAR ESSE DEO - UN DIO MI PARE
Ille mi par... par esse deo videtur
Ille si fas... est superare divos
Ille mi par
par esse deo videtur.
Ille si fas
est superare divos.
Sedens adversus identidem
te spectat et audit
dulce ridentem
misero quod omnis
eripit sensus mihi...
Nam simul te
te Lesbia aspexi
nihil est super mihi
tum quoque vocis
lingua sed torpet...
Tenuis sub artus
fiamma demanat
sonitu suopte...
Par esse deo videtur...
Tintinnant aures
gemina teguntur
lumina nocte.
Mi pare un dio quello che siede accanto a te.
occhi negli occhi, dolcemente tu ridi...
Ed io mi sento morire, se ti guardo io,
al mio cuore la voce manca...
Poesia Latina. 80 a. C. circa
Catullo traduce e rielabora i versi della grande poetessa
greca Saffo, facendoli suoi in uno struggimento di Amore
e Gelosia.., Io ti guardo, tu guardi l'Altro, tu ridi...
io mi sento morire ed il mio cuore la voce manca.
Là dove il mare si quieta a sera
le sue ali il gabbiano piega...
Quando da tè sarò lontana
io certo morirò per amore.
Sulla mia nave altera
tu potresti salire...
stenderò le mie vele sopra di te
e poi salperò.
Quando l'autunno ritornerà.
ancora noi ci incontreremo.
devo aspettare la marea
e rimpiango di averti lasciata.
Su quella spiaggia lontana.
dove tu ora stai dormendo,
verrà la nebbia dal mare tu
come il respiro dei miei sospiri.
Giappone - Poesia Nara. 736. Anonimo
Nel sesto mese dell'anno 736
dal Giappone salpava una spedizione diplomatica
verso il reame coreano di Shiragi.
Un marinaio e la sua donna
con queste parole si separavano...
Tempo feroce, tempo vorace.
corrompi la tigre e il leone.
Tempo feroce, tempo vorace,
la terra divora i suoi figli.
Tu strappi i denti alla belva crudele
e la Fenice che non muore consumi.
Tu rendi tristi e felici le stagioni,
tempo dal piede leggero,
fa quel che vuoi delle dolcezze del mondo
Tempo feroce, tempo vorace.
il delitto più atroce ti vieto.
con le tue ore tu non ferire
la fronte del mio caro amore.
Con la tua penna rughe non disegnare,
lasciala intatta nel tuo passare.
a ricordo del bello negli anni a venire.
tempo dal piede leggero.
fa quel che vuoi delle dolcezze del mondo.
E così nei miei versi il mio amore vivrà per sempre...
E sarà nei miei versi il mio amore giovane per sempre.
Inghilterra. 1560 circa. W. Shakespeare
Quanti hanno cantato queste parole? Forever young...
Il mio amore fermerà il tempo
e la bellezza del tuo volto rimarrà intatta, per sempre.
Ch 'io sia Ia fascia che la fronte ti cinge,
così vicino ai tuoi pensieri,
ch 'io sia il grano di mais,
frantumato dai tuoi denti selvaggi...
Ch 'io sia al tuo collo il turchese caldo
della tempesta del tuo sangue.
ch 'io sia la lana del telaio
che scivola fra le tue dita...
Ch 'io sia la veste che porti
sul flusso del tuo cuore,
ch 'io sia la sabbia nei mocassini
che accarezza le dita dei tuoi piedi...
Ch 'io sia il tuo sogno notturno,
quando nel sonno parli e gemi...
Indiani d'America - Nuovo Messico. Anonimo
Rarissime sono le parole d'amore
che ci vengono dagli Indiani d'America,
ma questa è la Sensualità.
Voglio esserti vicino, così vicino da essere caldo
del calore del tuo sangue.
cosi vicino da essere nel sonno il tuo sogno,
cosi vicino da essere il tuo pensiero...
La sua gente le diceva:
Non fidarti di quell'uomo.
nella tenda l’hai accolto.
lui del male ti farà.
E un nemico, uno straniero.
mala sorte porterà,
un pugnale lui nasconde
e alle spalle colpirà.
Rosa del monte... ci tradirà.
Acqua di fonte, ..ti ferirà
col suo amore.
Se verrà, se di notte verrà.
colpiremo a morte il tuo amore.
bruceremo le vesti e il suo cuore.
se verrà lo Straniero.
lei diceva alla sua gente:
è il mio amico, il mio amore.
ha baciato la mia bocca.
lui paura non avrà.
Ha dormito sul mio braccio
e da me lui tornerà.
ha bevuto del mio vino.
lui paura non avrà.
Rosa del monte, ..ci tradirà.
Acqua di fonte, ..ti ferirà
col suo amore.
Poesia popolare araba. Beduini di Libia
A differenza delle altre ragazze arabe,
le ragazze beduine sono molto libere,
anche di accogliere gli uomini nella loro tenda.
La ragazza della canzone si e però innamorata di un ragazzo
appartenente ad un'altra tribù e questo per la sua gente
e un tabù inaccettabile... lo Straniero deve morire.
Ero un bambino allora, una bambina tu,
senza sospetti o dubbi.
Tu avevi quattordici anni e io ti presi in sposa,
non sorridevi mai.
Ti chiamavo e tu, rossa di vergogna,
con gli occhi bassi ti nascondevi.
lo pensavo che non ci saremmo separati mai.
Avevo sedici anni e mi mandarono lontano.
fino alle rapide del Fiume Blu.
Può essere così duro affrontare il mese di Maggio
e l'erba copre i miei passi.
Sei rimasta sola... stai perdendo i tuoi colori,
ma verrà il giorno che ti scriverò
e alle Sabbie del Grande Vento io ti incontrerò.
Cina. 700. Li Po
Si dice che il poeta Li Po sia morto annegato
cercando di afferrare l'immagine della luna,
riflessa nelle acque del Fiume Blu...
Come la figurina di una porcellana cinese,
la sposa bambina del mercante
attende il ritorno del marito
per incontrarlo alle Sabbie del Grande Vento
Lei è venuta da me questa notte
e l'alba non era chiara...
Lei è venuta ed aveva paura
che qualcuno potesse vedere.
Di suo padre aveva paura.
di nascosto era venuta...
nella notte era fuggita
per venire a dormire con te.
È venuta con la paura
che suo padre avesse saputo...
La sua casa aveva lasciato
per venire a dormire con te.
Lei è venuta. Io l’ho baciata
ed era dolce il suo bacio.
l’alba era chiara ed ho baciato
quella sua morbida bocca.
Persia, Sec. X.
Rudaki "Re dei Poeti" alla corte dei Principi Semanidi
In un breve frammento di Rudaki,
un uomo racconta agli amici di un incontro clandestino
nella notte, di un amore proibito... di un bacio.
Con me vieni. Donna di luce.
là dove nascono le stelle...
Sono foglie i tuoi capelli.
il tuo corpo è neve.
Bianchi i tuoi denti.
nere le ciglia,
gioia per gli occhi
le tue guance di rosa.
È desolata la piana di Fal
per chi ha visto la Grande Pianura.
Con me vieni. Donna di luce,
là dove nascono le stelle...
La mia gente cammina fiera
ed il vino scorre a fiumi.
Avrai sul capo una corona
e carne e birra
e latte e miele.
Magica terra...
Là nessuno muore
prima d'essere ormai vecchio.
Antica lirica irlandese. Sec'. IX
II dio Midir invita la donna che in passato fu il suo amore
ed ora e' la moglie del re di Tara.
a seguirlo nel suo magico regno al di là dell'Oceano...
la Terra della Giovinezza, dove il vino scorre a fiumi
e nessuno muore prima di essere ormai vecchio.
Nell'ambito di questo progetto
ho cantato le parole d'amore dei popoli lontani...
lontani nel tempo e nello spazio.
Queste parole sono state tradotte e liberamente adattate alla mia musica
e io cantandole me ne sono, in un certo senso, appropriato.
Ho scelto i testi che più mi piacevano e questa scelta,
solo apparentemente causale, mi ha portato a tracciare un itinerario,
fantastico sotto tutti i punti di vista,
che visita popoli e paesi diversi,
così lontani per cultura, tradizioni e profumi,
eppure uniti dall'universale sentimento dell'amore.
Dal Nepal di Laila all'antica lirica irlandese,
dallo struggimento di Catullo alla rarefatta dolcezza di una ballata
d'amore cinese,
dalla sensualità della poesia araba al rigore della tradizione giapponese,
dai versi degli Indiani d'America, così vicini alla natura,
alla grandezza di Shakespeare, dalla poesia persiana dell'anno mille
ad una anonima canzone dei Kabili d'Africa;
dalla selvaggia veemenza della poesia libica
all'estrema spiritualità di un poeta e mistico pashtun del 1600
che canta l'insensato amore della falena per la fiamma.
Questo, a grandi linee, è il percorso del mio viaggio,
sogno e curiosità, immagini di terre lontane,
visioni di uomini e donne che, sotto altri cieli,
ardono delle nostre stesse passioni.
Angelo Branduardi