Fu solo all'alba
che si riposò,
poi sulla neve
tremando si stese
e ad uno ad uno
li ripulì,
la cagna bianca
i suoi cuccioli d'oro.
Saliva il sole
sul campo gelato,
scaldando appena
i suoi cuccioli ciechi.
E quando l'uomo
poi glieli prese,
lei, per gioco,
i suoi passi seguì.
Scese la notte
ed il ghiaccio richiuse
nell'acqua nera
sette cuccioli d'oro,
sopra lo stagno
la luna guardava
la cagna bianca
che non capiva.
dall'album Angelo Branduardi, 1981, testo di Luisa Zappa Branduardi, canzone di atmosfere lente e fredde, musica di Angelo Branduardi affidata tutta ad inconsueti fiati.