non camminare con lo sguardo sempre al suolo. I nostri piedi sanno adattarsi da soli alle asperità. Sguardo all'orizzonte.
non si cammina con i piedi alle dieci e dieci, e nemmeno alle undici e cinque… bensì perfettamente paralleli. Così camminano gli indiani d’America e i nomadi di ogni luogo quando fanno i loro lunghi spostamenti.
in discesa bisogna:
chinare il corpo in avanti
piegare un po’ le ginocchia
dopo un quarto d’ora che si è iniziato a camminare stringere i lacci degli scarponi e le cinghie dello zaino.
l’allacciatura degli scarponi è molto importante:
mai camminare con i lacci lenti
in discesa bisogna stringere la parte alta delle stringhe, quella sul collo della caviglia
in salita bisogna allentare la parte alta e regolare stretta la parte bassa
le vesciche nascono con lo sfregamento del piede nella calza. Si può indossare al di sotto di questa una calza femminile in nylon a gambaletto.
cambiare le calze a metà giornata.
se possibile immergere i piedi in acqua fredda
fare le soste in campagna piuttosto che sulla panchina del villaggio. E' possibile così stendersi e fare una vera sosta ristoratrice
togliersi scarponi e calze
stendersi completamente
poggiare i piedi sullo zaino in modo da averli più alti della testa
la testa può poggiare su uno scarpone
esistomo 3 tipi di soste:
la micrososta: ci si ferma per una decina di secondi, il tempo di prendere il fiato in salita
la sosta: ci si toglie lo zaino (i non pigri anche le scarpe), ci si siede o, sempre meglio, ci si stende per dieci-quindici-venti minuti, per il tempo che il proprio corpo consente senza che si raffreddi. Se la ripresa costa troppo sforzo vuol dire che ci si è fermati troppo a lungo.
la grande sosta: può durare un'ora o due, se ne fa una a metà giornata. Si mangia, si dorme, si gioca, ecc
la regolazione delle cinghie dello zaino è molto importante:
allentare completamente tutte le cinghie
indossare lo zaino
stringere prima le due cinghie grandi pettorali (gli spallacci)
allacciare la cinghia di cintura e stringerla. Essa deve scaricare il peso sulle anche del bacino per le donne e all'altezza della vita per gli uomini (in genere sul retro dello zaino c'è il modo di regolare gli spallacci secondo la propria altezza)
stringere le due piccole cinghie superiori (non troppo). Se è tutto regolato bene dovrebbe rimanere uno spazio tra schiena e zaino, importante per la ventilazione
allacciare la cinghia piccola pettorale e stringerla
il carico nello zaino deve essere equilibrato (non pesare di più a destra o sinistra) e, se ci sono, stretto dalle cinghie di compressione
la borraccia si porta nella tasca laterale di destra per tenerla fresca. Si cammina sempre verso ovest, per cui il sole batte sempre sul lato sinistro.
mai bere alla prima sete, altrimenti diventa insaziabile.
bere molto, anzi moltissimo, ma evitare di farlo continuamente mentre si cammina. Meglio lasciare la borraccia nella tasca dello zaino e bere nelle piccole soste. Inutili le borracce a catetere con alimentazione a ciclo continuo di effetto ospedaliero.
migliore del cappello in stoffa il cappello di paglia, o meglio una kippa, o meglio la bandana, o meglio un ampio foulard. Comunque un fazzoletto deve proteggere la nuca.
fondamentali i bastoncini
stabilizzano la camminata
sono due punti di appoggio in più
collaborano a sostenere il carico e il proprio peso
migliorano la respirazione poiché dilatano il petto
non fanno rimanere le braccia inerti e penzoloni
come arma possono dare un senso di rassicurazione
ci si può giocare a fare gli spadaccini
a mio parere il bordone, che sia però un buon bastone alto e robusto, è equivalente. Il supporto dato dai bastoncini è infatti asimmetrico, comunque monolaterale. Inoltre ad un buon bordone ci si può praticamente appendere nelle salite più faticose.
camminare piano o veloce, fare molte o poche soste... non ha importanza ed è molto soggettivo. Fondamentale è trovare il proprio ritmo e tenerlo sempre costante. Un vecchio scout egiziano che ho conosciuto appendeva dietro lo zaino il suo bicchiere di latta, così che tintinnando gli dava il ritmo. Un passo che non deve stancare, che si può portare per ore e giorni, che ti porterà a... Santiago.
buon cammino