dormire all'aperto

La temperatura in alcune zone scende anche in estate, un po', non tantissimo. Soluzione buona è quella di avere un sacco a pelo leggero (sui 600 grammi) per dormire in albergue e una coperta di pile (anche sui 600 grammi) da aggiungervi per dormire fuori. Indispensabile il modulo (detto anche materassino, stuoia, ecc ), senza un buon isolamento dal suolo si ha una grossa dispersione di calore.

In caso di bivacco di emergenza indossare tutti gli abiti che si hanno uno sull’altro, svuotare lo zaino e infilarvi le gambe. Sistemare al di sotto foglie, frasche, rami per isolarsi dal terreno. Proteggere in particolare la testa e i piedi dal freddo, assumere una posizione rannicchiata per diminuire la dispersione di calore.

Il vento fa abbassare di molto la temperatura reale. Cercare un posto riparato (sottobosco, cespugli, fosse nel terreno).

Attenzione agli alcolici, offrono una sensazione di calore immediata ma apparente; essendo l'alcool un vasodilatatore, fa disperdere maggiormente il calore.

Il problema maggiore è l’umidità che, specie nell'ora prima dell’alba, inzuppa completamente sacco e vestiti e dormiente. Un telo di plastica in cui avvolgersi può andar bene, deve essere però resistente e ampio (2 metri x 2 metri) e leggero da portarsi. Le coperte di emergenza di alluminio si strappano subito. L’ideale è l’apposito sacco da bivacco. Ve ne sono di traspiranti in Gore-tex, costosissimi e a mio parere inutili perché pesano quasi quanto una tenda. Se si è in due si può portare una tenda, che comunque deve essere del tipo ultra-leggero. La tenda però ci separa dall'ambiente e fa perdere tutta la magia del bivacco; è bello aprire gli occhi e vedere le stelle tra le colline buie e gli alberi neri.

Il luogo del bivacco deve essere pianeggiante (per non ritrovarsi la mattina scivolati fuori dal modulo), lontano da corsi d’acqua (zanzare) e dalla strada (rumori). Evitare canaloni e avvallamenti che si allagano in caso di pioggia. Per un senso di sicurezza in più conviene mettersi in un posto non visibile dalla strada, anche se sul cammino di Santiago non è mai accaduto nulla a nessuno. Per le mille piccole paure irrazionali (cani, lupi, bestie varie) può essere confortante l'addormentarsi con il bordone stretto in mano e il sapere che in Europa non vive nessun animale che non tema l'uomo (e che tantomeno abbia intenzione di attaccare). Per creature di più piccola taglia (topi) non bisogna preoccuparsi, non si è mai sentito di alluci rosicchiati. I rettili sono in letargia durante la notte. I folletti (numerosi nella celtica Galizia) sono assai dispettosi ma non arrecano danno. Per altre creature di genere sovrannaturale (mannari e simili) non siamo in grado di dare consigli.

Per la luce conviene la candela, magari di quelle a lumicino. La torcia non dà una luce così diffusa (e bella), le batterie pesano e non durano a lungo.

Non accendere il fuoco se non si ha esperienza o abbastanza acqua per spegnerlo (il fuoco si spegne con acqua e terra). Se la sera lo si spegne senza acqua, la mattina dopo esso ancora cova sotto la cenere e si può verificare che a un soffio di vento si riaccenda.

Attenzione anche alle sigarette. Sputare su una pietra e spegnere la sigaretta nella saliva. Questa è la tecnica di chi ama i boschi, che non sarà certo il massimo della finezza ma …

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