Il metodo più immediato per leggere la notazione neumatica è quello di immaginare la quinta linea sul rigo e leggere normalmente:

 

bisogna ricordarsi le alterazioni in chiave:

Due sono le chiavi, la prima è la chiave di Do, la seconda è la chiave di Fa:

Indica appunto che la nota sul rigo dove si trova la chiave è il Do o il Fa:

 (analogamente alle nostre, la chiave di Sol o di violino è centrata sul secondo rigo, a indicare appunto che lì c'è il Sol, la chiave di Fa o di basso è centrata sul quarto rigo, che determina la posizione del Fa sul quarto rigo)

Si può e si deve trasporre. Non esisteva accordatura univoca agli strumenti dell'antichità e inoltre gli stessi spartiti servivano sia i monasteri maschili che quelli femminili. Se ne deduce che doveva essere pratica abituale il trasporre.

 

Gruppi melodici di note venivano così indicati:

 

Qui la nota Salve Regina: