il salmo 151 del testo greco dei LXX
Alleluia. Di Davide figlio di Iesse:
Piccolo ero di tra i miei fratelli,
insignificante di tra i figli di mio padre.
Mi ha posto Pastore del suo Gregge,
e Capo in mezzo ai suoi Piccoli1.
Le mie mani hanno fatto un flauto,
le mie dita una cetra,
e diedi gloria al Signore.
Dissi in me stesso2:
Le montagne non testimoniano a lui,
e le colline non lo annunciano,
diranno3 gli alberi le mie parole,
e il gregge le mie opere.
Perché chi narrerà?
Chi parlerà?
E chi scriverà le mie opere?
Il Signore di ogni cosa ha visto,
e il Dio di ogni cosa Lui ha ascoltato,
e Lui ha orecchiato4.
Ha inviato il suo profeta per ungermi5,
Samuele per farmi grande,
uscirono i miei fratelli incontro a lui,
di bell’incedere,
e di bell’aspetto,
alti nel loro ergersi,
belli nel loro crine.
Non loro ha eletto il Signore Dio,
e ha mandato a chiamarmi da dietro il gregge,
e mi ha unto con l’Olio di Santità,
e mi ha posto di fronte al suo Popolo,
e Capo dei Figli del suo Patto.
Inizio della Fama di Davide
dall’unzione del Profeta di Dio.
Allora vidi un Filisteo
[...]
dalla vergogna delle file dei Filistei
Io [...]
1^ Letteralmente bambini probabilmente indica i piccoli del gregge.
2^ Letteralmente dissi io nella mia anima che equivale a pensai, meditai, il termine nepeš indica infatti non solo, l’anima, la vita o la gola/respiro ma il proprio io, la propria persona.
3^ Letteralmente alzeranno, eleveranno.
4^ Per questi due capoversi sono possibili le seguenti traduzioni: E chi scriverà le opere del Signore? Ogni cosa ha visto Dio, ogni cosa Lui ha ascoltato, e Lui ha orecchiato. Oppure: Il Signore ogni cosa ha visto, e Dio ogni cosa Lui ha ascoltato, e Lui ha orecchiato.
5^ Equivale a consacrarmi.
6^ Septuaginta, ed. A. Rahlfs (Stuttgart: Württembergische Bibelanstalt, 1935; repr. in 9th ed., 1971.
tratto da http://it.wikipedia.org/wiki/Salmo_151