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Uso della piattaforma di Arduinomio
Tre modi per organizzare la lezione/laboratorio:
Lezione frontale con proiettore o LIM
Il computer collegato ad Arduino e ad un proiettore. Il docente programma, gli alunni osservano. Si tratta della tradizionale lezione frontale, utile per introdurre Arduino o per progetti particolarmente complessi o per classi difficili da gestire.
Si può fare anche del Brain-storming, in genere coinvolgente per i ragazzi.
Laboratorio con un solo Arduino
Il laboratorio può essere così organizzato:
- Il docente prepara l'attrezzaggio su Arduinomio e, fisicamente, l'attrezzaggio su Arduino con i componenti elettrici e i loro collegamenti. Può anche preimpostare le variabili da usare o una parte del programma.
- In classe il docente clicca su inizia il laboratorio e, in questa pagina, sceglie una password per far accedere i ragazzi alla piattaforma.
- I ragazzi accedono su Arduinomio, inseriscono i loro nomi e la password prescelta dal docente.
- I ragazzi si ritrovano con l'attrezzaggio preimpostato dal docente (non modificabile) e possono iniziare a programmare.
- Il docente ha sul suo computer un pannello di controllo da cui può monitorare le attività dei ragazzi. Può aprire dalla sua postazione il programma di un ragazzo e provarlo immediatamente sul suo Arduino.
- Il docente può anche interagire dalla sua postazione inviando messaggi agli alunni o correggendo errori. Un indicatore informa immediatamente il docente se il ragazzo sta lavorando o facendo altro.
Il vantaggio è quindi quello di un controllo costante dell'attività dei ragazzi. Si può fare laboratorio anche a distanza.
Si può fare laboratorio con una intera classe e un solo Arduino, utilizzando una qualsiasi aula informatica. Vanno bene Pc o tablet o telefonini, condizione necessaria e sufficiente è la sola connessione ad Internet. Il punto negativo, usando un solo Arduino, è che il ragazzo deve attendere il suo turno per vedere provare il suo programma su Arduino, osservare in fretta cos'è che funziona e cos'è che non funziona, apportare le dovute modifiche e attendere di nuovo il suo turno. Il punto positivo è che si può iniziare con un solo Arduino, quello di propietà del docente, verificare concretamente se il progetto funziona, se c'è interesse nei ragazzi e nell'istituzione, per poi chiedere l'acquisto di altri Arduino. Non è semplice, in questo periodo di tagli, chiedere finanziamenti.
Nota polemica: In realtà i soldi ci sono ma sono spesi male! Le Regioni e il Ministero finanziano tanti progetti sull'informatica che quasi mai si concretizzano in progetti seri. Le scuole spendono 2000 euro per una LIM, Lavagna Interattiva Multimediale, al posto della quale basterebbe un Pc da 200 euro con un proiettore da 300 euro, ma (sigh!) il business LIM... Le scuole spendono 1000 euro all'anno per il registro elettronico, mentre ce ne sono di gratuiti. Le scuole spendono per acquistare licenze di programmi invece che usare software libero, assistenza onerosa di tecnici esterni invece che affidarsi a docenti interni. Sarebbe ora che la scuola, per quanto riguarda l'informatica, si svegliasse!
Laboratorio con un Arduino per ogni postazione
Non ha gli svantaggi descritti sopra, il ragazzo può seriamente lavorare, sperimentando subito ogni modifica apportata. Ogni ragazzo deve realizzarsi da sè i collegamenti sulle breadboard. Ciò implica certamente un proficuo apprendimento, anche però un maggior numero di ore.